Tra il 2024 e il 2025, oltre 250 aziende produttrici di software sono state coinvolte in una grande indagine che ha acceso i riflettori su un tema ormai cruciale per il mondo imprenditoriale: come e quanto l’Intelligenza Artificiale (AI) stia entrando davvero nelle aziende italiane.

Lo studio, presentato da SDA Bocconi School of Management per AssoSoftware, ha analizzato a fondo il punto d’incontro tra AI e software gestionali, offrendo un’ampia panoramica su casi d’uso, prospettive e trend futuri.
Le evidenze emerse danno segnali chiari. Nel 2025, più della metà delle aziende del comparto software (ben il 51%, rispetto al 39% del 2024) prevede di investire oltre il 5% del proprio fatturato in progetti legati all’Intelligenza Artificiale. Un segnale fortissimo che ci dice quanto l’adozione dell’AI non sia più una prospettiva futura, ma una scelta concreta e strategica.
L’adozione dell’AI è in crescita – si passa dal 24% delle prime rilevazioni al 28% attuale – ma qualcosa sta cambiando. Le nuove implementazioni rallentano: non è un segno di disinteresse, anzi. È indice di un consolidamento delle soluzioni esistenti, di un mercato che comincia a maturare.
Quali i settori dove l’AI fa la parte del leone? Eccoli:
- Sviluppo software (78%)
- Customer service (68%)
- Soluzioni applicative (56%)
- Formazione (35%)
L’86% delle aziende punta a ottenere benefici organizzativi, mentre il 54% guarda a vantaggi economici. Ma c’è un dato interessante: il 38% dei clienti non è disposto a pagare costi extra per l’uso dell’AI, rendendo la monetizzazione una sfida ancora aperta.
Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware, ha commentato: “Il software è il pilastro per integrare davvero l’AI nelle imprese. Ma servono incentivi più incisivi rispetto a quelli previsti dal Piano Transizione 5.0, che finora non ha funzionato per via degli eccessivi oneri burocratici”. In questa direzione Angeleri ha lanciato una proposta chiara: un grande piano nazionale di investimenti, che sappia supportare le imprese tech, attrarre investimenti esteri e valorizzare il talento dei giovani.
Il Professor Leonardo Maria De Rossi, di SDA Bocconi conferma: “Oltre il 90% delle aziende prevede investimenti in AI nei prossimi 12 mesi. Già oggi circa il 30% ha integrato soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale, e oltre il 60% prevede di farlo entro due anni. L’AI è un’opportunità straordinaria, ma serve un approccio consapevole e maturo. I produttori di software gestionali hanno un ruolo chiave nel non alimentare un hype privo di fondamenta, ma nell’assicurare che ogni passo avanti risponda a reali bisogni aziendali.”
Il punto centrale? Lo sottolinea in chiusura il coordinatore della ricerca, il Professor Severino Meregalli: “Serve una visione post-digitale, dove l’AI venga integrata nel tessuto aziendale secondo logiche di sostenibilità economica e organizzativa. Non si tratta solo di innovare: si tratta di generare valore duraturo. E per farlo, il software resta il motore più potente a nostra disposizione”.