Un altro tema tecnologico trend topic: la blockchain. In particolare, in ambito finanziario si fa un gran parlare di questa tecnologia considerata una leva abilitante per ottimizzare processi e transazioni finanziarie, Ma è veramente così? Facciamo un po’ di chiarezza, innanzitutto, definendo bene cosa si intende per blockchain. Con questo termine intendiamo una tecnologia che consiste in un registro distribuito e immutabile in grado registrare transazioni in modo sicuro, trasparente e verificabile. Ciascuna transazione effettuata viene raggruppata in blocchi, collegati in sequenza. Una volta registrata, diventa parte integrante della catena senza la possibilità di essere modificata.
La blockchain si fonda su alcune caratteristiche che l’hanno resa molto interessante per l’applicazione in ambito business:
- È distribuita. Viene condivisa tra più partecipanti (nodi) in una rete decentralizzata. Ne consegue che non esiste un owner che controlli il registro.
- È immutabile. Una transazione integrata in blockchain non può essere alterata o eliminata. Ogni blocco contiene, infatti, un riferimento crittografico al blocco precedente. Così si garantisce l’integrità della catena.
- È sicura. Grazie alla crittografia e alla convalida che si determina con il consenso tra i nodi della rete, la blockchain è certamente caratterizzata da un livello di sicurezza estremamente elevato
- È trasparente. Le transazioni su una blockchain sono visibili a tutti i partecipanti della rete, il che la rende, di fatto, pienamente trasparente.
Proprio per le caratteristiche sopra elencate, la blockchian è stata considerata fin dagli esordi una tecnologia molto interessante per la gestione delle transazioni finanziarie. In particolare, sicurezza, immutabilità e trasparenza sono alla base di questa alta considerazione degli operatori finanziari e delle fintech. È infatti facilmente intuibile che l’impossibilità di modificare o cancellare i dati inseriti nella catena, riduce sensibilmente il rischio di frodi o manipolazioni. La natura pubblica del registro, inoltre, favorisce la trasparenza poiché tutti i partecipanti alla rete sono in grado di visualizzare e verificare le transazioni.
Esistono, inoltre, benefici in termini di costi e rapidità delle transazioni. Per quanto riguarda i primi, utilizzando la blockchain viene eliminata la necessità di intermediari tradizionali, come per esempio le banche, riducendo così i costi complessivi legati alle transazioni. Dal punto di vista della velocità, la blockchain consente di eseguire transazioni quasi in tempo reale, cosa non possibile per i sistemi finanziari tradizionali, in particolare nelle transazioni transfrontaliere, per via dei processi e delle approvazioni multiple necessarie per abilitare i trasferimenti.
Un ulteriore punto di interesse legato all’utilizzo della blockchain in campo finanziario è quello relativo agli “smart contract”. Si tratta di contratti programmabili che trovano esecuzione automatica al verificarsi di determinate condizioni predefinite. Risultato? Eliminazione della necessità di interventi manuali e conseguente abbattimento del rischio di errori umani. Gli smart contract sono in grado, per esempio, di snellire attività come la concessione di prestiti, la gestione di derivati o la realizzazione di operazioni di compensazione. Il tutto migliorando efficienza dei processi e riducendo i tempi.
Infine, da evidenziare i vantaggi in termini di tracciabilità e audit. La facilità di tracciamento delle transazioni e la creazione di registro trasparente e verificabile delle operazioni effettuate, è un grande aiuto per gli operatori che devono dimostrare il rispetto delle normative antiriciclaggio o la conformità alle diverse regolamentazioni. Inoltre, dal punto di vista della governance aziendale si semplificano i processi di verifica e le attività di audit.
Sicurezza, trasparenza, riduzione dei costi, velocità, automazione, compliance normativa. I benefici della blockchain consentono alle istituzioni finanziarie di operare in modo più efficiente, sicuro e innovativo. È necessario, tuttavia, superare ancora alcuni aspetti critici dal punto di vista normativo e tecnologico. Istituzioni pubbliche, imprese e sviluppatori sono chiamati a cooperare affinché la blockchain possa essere definitivamente considerata una killer technology per il settore finanziario, e non solo.