Nel contesto economico attuale, caratterizzato da tassi di interesse che aumentano e che scendono, crescenti pressioni sui costi del lavoro e una crescente scarsità di capitale, la capacità di un’azienda di priorizzare efficacemente gli investimenti è diventata un fattore critico per il successo. Secondo il whitepaper di Gartner “3 Steps for CFOs to Improve Investment Prioritization”, i Chief Financial Officer (CFO) devono rivedere e rafforzare i processi di prioritizzazione degli investimenti per evitare portafogli subottimali, risorse mal allocate e un ritorno sugli investimenti (ROI) inferiore alle aspettative.
La Sfida della Prioritizzazione degli Investimenti
Negli ultimi decenni, il basso costo del debito e i ridotti costi del lavoro hanno permesso alle aziende di operare con processi di prioritizzazione degli investimenti imperfetti. Tuttavia, con il cambiamento delle dinamiche economiche, il rischio di mantenere asset improduttivi o progetti con scarso allineamento strategico è aumentato. In Italia, un paese in cui le piccole e medie imprese (PMI) costituiscono una parte significativa del tessuto economico, queste sfide sono particolarmente rilevanti. Le PMI, spesso caratterizzate da risorse limitate e una necessità di massimizzare ogni investimento, possono trarre grande beneficio dall’adozione di metodologie avanzate di prioritizzazione.
Limiti degli Approcci Tradizionali
Tradizionalmente, i CFO si affidano a casi di business dettagliati per prendere decisioni di investimento. Questi documenti includono proiezioni finanziarie, analisi del rischio e obiettivi misurabili, ma l’eccessivo dettaglio spesso porta a una sovrabbondanza di informazioni che non facilitano una discussione strategica efficace. In Italia, dove il contesto normativo e fiscale può aggiungere ulteriori complessità alla preparazione dei casi di business, questo approccio può rivelarsi particolarmente inefficiente.
Le problematiche principali degli approcci tradizionali includono:
- Sovraccarico di Dettagli: L’analisi dettagliata eccessiva può saturare la capacità decisionale dei dirigenti, ancorando le decisioni a criteri errati o incompleti e rallentando il processo decisionale. In Italia, dove il sistema burocratico può già ritardare i processi decisionali, questo può rappresentare un ostacolo significativo.
- Compromessi Poco Chiari: I dirigenti spesso lottano per fare scelte chiare tra le priorità strategiche, il che porta a una distribuzione delle risorse troppo dispersiva. Questo è particolarmente critico in un mercato come quello italiano, dove le imprese devono essere altamente competitive per sopravvivere in un contesto economico dinamico e regolamentato.
- Focalizzazione Sbilanciata: Le squadre finanziarie tendono a concentrare troppa attenzione sui processi di valutazione iniziali, trascurando la gestione continua della performance dei progetti in corso. In Italia, questo può portare a un mancato sfruttamento delle opportunità, specialmente in settori in rapida evoluzione come la tecnologia e l’energia rinnovabile.
Raccomandazioni per i CFO
Per affrontare queste sfide, Gartner propone tre azioni chiave che possono aiutare i CFO a migliorare la prioritizzazione degli investimenti:
- Separare la Prioritizzazione dalla Valutazione Completa dei Casi di Business: Separare la fase di prioritizzazione degli investimenti dalla revisione completa dei casi di business consente ai dirigenti di concentrarsi sulle priorità strategiche senza essere distratti dai dettagli operativi. Questo approccio permette di prendere decisioni più rapide e meglio allineate agli obiettivi strategici dell’azienda. In Italia, dove le decisioni spesso devono essere prese rapidamente per rispondere ai cambiamenti del mercato, questa separazione può migliorare l’efficienza e la tempestività delle scelte strategiche.
- Introdurre Tecniche Analitiche per Migliorare i Compromessi: I CFO dovrebbero implementare tecniche che obblighino i dirigenti a fare scelte più nette. Un esempio è l’uso di scorecard di prioritizzazione che assegnano pesi variabili e non sequenziali alle diverse opzioni di investimento, evitando il clustering di progetti con simili IRR (tasso interno di rendimento). Questo approccio può essere particolarmente utile in Italia, dove le aziende spesso devono bilanciare tra investimenti in innovazione e progetti di conformità normativa.
- Estendere la Disciplina di Prioritizzazione ai Progetti in Corso: È fondamentale mantenere un’attenzione costante sui progetti già avviati, attraverso una revisione continua delle priorità e la riallocazione delle risorse in base alle performance e all’allineamento strategico. In Italia, dove molte aziende si trovano a operare in settori in rapida evoluzione, questo approccio può garantire che le risorse siano utilizzate nel modo più efficiente possibile, massimizzando il ritorno sugli investimenti e riducendo al minimo gli sprechi.
Strumenti e Metodologie Avanzate
Un esempio di strumento avanzato che può aiutare i CFO a migliorare la prioritizzazione degli investimenti è il Processo Gerarchico Analitico (AHP). Questo metodo permette ai dirigenti di valutare le priorità strategiche aziendali attraverso confronti a coppie, risultando in un elenco di priorità più chiaro e separato rispetto ai metodi tradizionali. L’AHP è particolarmente utile in contesti come quello italiano, dove le decisioni di investimento devono spesso tenere conto di molteplici fattori, tra cui la conformità normativa, l’innovazione tecnologica e la competitività di mercato.
Inoltre, l’uso di scorecard che includono il profilo di rischio operativo per ogni investimento può aiutare a distinguere meglio tra progetti con simili vantaggi finanziari ma differenti rischi operativi. Questo approccio consente ai CFO di prendere decisioni più informate e di gestire meglio il portafoglio di investimenti dell’azienda, riducendo il rischio di fallimento e aumentando le possibilità di successo.
Impatto sul Contesto Italiano
L’adozione di questi metodi avanzati di prioritizzazione degli investimenti può avere un impatto significativo sul contesto aziendale italiano. Le PMI, che rappresentano il cuore dell’economia italiana, possono trarre enormi benefici dall’implementazione di processi di prioritizzazione più efficienti e strategicamente allineati. Questi metodi possono aiutare le aziende italiane a navigare le complessità del mercato interno, caratterizzato da una forte competizione e da normative stringenti.
In particolare, in settori come la tecnologia, l’energia rinnovabile e la manifattura avanzata, una migliorata capacità di prioritizzare gli investimenti può consentire alle aziende italiane di mantenere una posizione competitiva a livello globale, sfruttando al meglio le risorse limitate e concentrandosi su progetti che offrono il massimo ritorno sugli investimenti.
Conclusione
Il miglioramento della prioritizzazione degli investimenti non è solo una necessità, ma una strategia essenziale per il successo aziendale nel contesto economico attuale. Per i CFO, l’adozione di tecniche avanzate e la separazione dei processi decisionali rappresentano un passo cruciale verso la creazione di un portafoglio di investimenti più produttivo e allineato agli obiettivi strategici dell’azienda. In Italia, dove la competizione e la complessità del mercato sono particolarmente intense, questi metodi possono fare la differenza tra il successo e il fallimento, garantendo alle imprese la flessibilità e l’agilità necessarie per prosperare.