L’open banking sta per entrare in una nuova era negli Stati Uniti grazie alle attesissime regole del Consumer Financial Protection Bureau (CFPB), che mirano a facilitare il passaggio dei consumatori tra fornitori di servizi finanziari e a stimolare la concorrenza nel settore bancario.

Annunciate il 22 ottobre 2024, le nuove normative dell’ente di vigilanza sui consumatori USA regolano la condivisione dei dati tra le fintech e le banche tradizionali. Il cambiamento permetterà agli utenti di trasferire i propri dati personali gratuitamente tra i diversi provider, facilitando la scelta del miglior servizio in base alle proprie esigenze. Questo sistema, già adottato con successo in Europa, punta a modernizzare il settore finanziario americano.
Il direttore del CFPB, Rohit Chopra, ha paragonato la nuova normativa alla possibilità di cambiare operatore telefonico mantenendo lo stesso numero, sottolineando che la regolamentazione allinea gli Stati Uniti agli standard internazionali.
Come previsto, la normativa ha diviso il mondo finanziario. Le fintech e i fornitori di pagamenti digitali (come PayPal e Plaid) hanno accolto con favore la riforma, vedendola come un passo avanti verso la trasparenza e la competitività del mercato.
Le banche tradizionali, invece, hanno criticato la decisione, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei dati e sull’eccessiva intrusione dell’autorità di regolamentazione.
Alcuni gruppi bancari, tra cui il Bank Policy Institute e la Kentucky Bankers Association, hanno addirittura intentato un’azione legale per bloccare la riforma, sostenendo che il CFPB ha oltrepassato i propri poteri legali.
Uno dei punti centrali della nuova regolamentazione è il controllo che i consumatori avranno sui propri dati:
- Revoca immediata dell’accesso ai dati per qualsiasi fornitore di servizi.
- Possibilità per gli utenti di ottenere condizioni di prestito migliori grazie alla condivisione dei dati finanziari con diversi istituti.
- Maggiore protezione della privacy, con limitazioni sull’uso secondario dei dati (ad esempio per il marketing o il cross-selling).
Il CFPB ha lavorato su questa normativa per ben 14 anni, a partire dalle riforme di Wall Street introdotte dopo la crisi finanziaria del 2008. Per garantire una transizione graduale:
- Le grandi fintech dovranno adeguarsi entro il 2026.
- Le aziende più piccole avranno tempo fino al 2030.
- Le banche con asset inferiori a 850 milioni di dollari saranno esentate dall’obbligo di condividere i dati.
La nuova normativa rappresenta un passo decisivo verso un ecosistema finanziario più aperto, digitale e competitivo. Tuttavia, il dibattito tra innovazione e protezione dei dati è solo all’inizio: nei prossimi mesi sarà interessante vedere se il regolamento resisterà alle sfide legali e come impatterà il settore finanziario globale.