Vendere, certamente, è cruciale. Ma chi opera nel retail omnicanale, soprattutto se ha responsabilità Finance sa che è essenziale governare tutto ciò che succede dopo la vendita.
Vendere, certamente, è cruciale. Ma chi opera nel retail omnicanale, soprattutto se ha responsabilità Finance sa che è essenziale governare tutto ciò che succede dopo la vendita.

Gli incassi, oggi, arrivano da svariate fonti: negozi fisici, e-commerce, marketplace, app, wallet digitali, provider diversi, metodi di pagamento che cambiano in continuazione. Il tema centrale diventa dunque la complessità quando i flussi si moltiplicano, anche i dati si frammentano. E a quel punto iniziano le domande che un CFO non può permettersi di lasciare sospese.
La più classica? quanto abbiamo davvero incassato?” E immediatamente dopo: “E quei pagamenti, dove sono finiti esattamente?”
Non è solo una questione di gestione e back office. Quando non si ha una visione chiara e aggiornata degli incassi, la complessità diventa un significativo costo manageriale che consuma tempo, obbligando ad esempio, a controlli manuali per effettuare controlli, incrociare report diversi e movimenti bancari, il tutto spesso consolidato in fogli Excel.
Il rischio, inevitabilmente, è quello di incorrere in errori: doppioni, buchi, ritardi. Non sempre evidenti da subito, ma quando si palesano momenti critici — per esempio, una contestazione, un rimborso complesso, un’anomalia che qualcuno nota troppo tardi — implicano stress e tempo impiegato a dover ricostruire tutto “a mano”.
È esattamente in questo contesto che entra in gioco BICTA, non “l’ennesimo software”. Ma una piattaforma che consente all’azienda di costruire a una regia: prende flussi che viaggiano in parallelo e li rende leggibili, allineati, confrontabili.
BICTA non vi abbandona in balia di dati sparsi e rendicontazioni che non coincidono tra loro, ma aiuta a costruire un collegamento coerente tra incassi, tesoreria, rendicontazione e banca. E soprattutto fa in modo che le informazioni siano disponibili quando servono davvero.
i benefici si misurano in concreto nella quotidianità: meno manualità, quindi meno attività ripetitive e meno riconciliazioni fatte a mano. E quando la manualità scende, scendono anche gli errori: perché i processi diventano più strutturati, robusti e meno dipendenti dal singolo.
Soprattutto cambia il paradigma chi gestisce numeri e decisioni, garantendo la più ampia visibilità in tempo reale sulla situazione finanziaria. In effetti, se il cash flow viene compreso solo “dopo”, è come guidare guardando costantemente lo specchietto retrovisore. Grazie a BICTA, invece, si ha lettura più tempestiva e ordinata dei flussi e, conseguentemente, avere le informazioni basilari per effettuare le scelte migliori su pianificazione, investimenti, scorte, e anche sulla gestione del rischio.
E il cliente che ci guadagna? Molto considerando che quando la parte Finance è più chiara e più tracciabile, anche rimborsi, contestazioni e verifiche smettono di trascinarsi per giorni. Questo non è incasellabile solo nell’ambito customer care, ma si traduce in efficienza operativa, reputazione e riduzione dei costi nascosti.
Nel retail di oggi i pagamenti si sono moltiplicati e hanno creato un mondo in cui ogni canale parla una lingua diversa e produce numeri difficili da tenere insieme. Si possono avere ottimi risultati di vendita, ma se i collegamenti tra pagamenti, banca, report e contabilità non sono solidi, è un attimo perdere controllo e, di conseguenza, la velocità decisionale.
BICTA è un alleato trasversale: non solo per chi “incassa”, ma anche per chi deve controllare, rendicontare, verificare e decidere. Finance, accounting, security: tre ambiti che diventano sempre più centrali man mano che il retail cresce.
BICTA non promette magia, ma ordine. E nel retail omnicanale, l’ordine è ciò che permette di trasformare tante transazioni sparse in un sistema governabile che abilita, non solo a lavorare con meno fatica, ma soprattutto a prendere decisioni migliori, più rapide e solide.