Che la sicurezza informatica non sia più solo un tema per il reparto IT ma sia diventata una priorità strategica anche per i CFO è ormai fatto acquisito. I responsabili finanziari delle aziende italiane sono figure centrali e sempre più coinvolte nelle decisioni che riguardano la protezione degli asset digitali e della continuità operativa.

A giustificare questo sempre più intenso coinvolgimento, la crescente sofisticazione degli attacchi cybercrime e l’intensificarsi delle minacce. Non è un caso che le imprese stiano rispondendo con decisione. Secondo l’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, nel 2024 il mercato italiano del settore ha raggiunto i 2,48 miliardi di euro, con una crescita del 15% rispetto all’anno precedente. E il trend non accenna a fermarsi. Nel 2025, il 57% delle grandi organizzazioni mette la sicurezza informatica tra le priorità nei propri investimenti digitali, e il 60% prevede di aumentare ulteriormente la spesa in questo ambito.
Dove si concentrano questi investimenti? Vediamolo insieme:
- Difesa delle infrastrutture critiche. Con gli attacchi mirati a sistemi essenziali sempre più frequenti, le aziende stanno potenziando le soluzioni per proteggere reti, server e servizi fondamentali. Non è più questione di “se”, ma di “quando” si subirà un attacco: meglio farsi trovare pronti.
- Intelligenza Artificiale e Machine Learning. Il 2025 sarà anche l’anno in cui l’AI entrerà con forza nelle strategie di sicurezza: il 43% delle imprese italiane prevede di adottare tecnologie di Intelligenza Artificiale per anticipare le minacce e migliorare l’efficienza operativa. Un passo decisivo verso una cybersecurity predittiva.
- Formazione. Il punto debole di ogni sistema di sicurezza? Le persone. Per questo le aziende stanno rafforzando i programmi di cyber awareness, formando i dipendenti a riconoscere phishing, truffe e comportamenti a rischio. Una cultura della sicurezza parte dalle basi.
- Risk management e compliance. Le normative sulla protezione dei dati si fanno sempre più stringenti. I CFO, consapevoli delle implicazioni legali e reputazionali, stanno investendo per garantire piena conformità e minimizzare i rischi legati a violazioni o sanzioni.
Ma non è finita qui. Secondo una ricerca di Workday e ANDAF Lombardia, il 53% dei CFO italiani ritiene fondamentale acquisire competenze da Data Scientist per affrontare al meglio le sfide della trasformazione digitale. La contaminazione tra funzioni finanziarie e competenze tecniche è ormai inevitabile.
Nel 2025, la sicurezza informatica è diventata molto più di un semplice “costo”. È un investimento strategico che i CFO italiani abbracciano con convinzione, allocando risorse mirate per costruire difese solide, adattabili e capaci di proteggere il futuro digitale delle loro aziende. In un mondo dove ogni clic può rappresentare un rischio, essere preparati fa la differenza. E la finanza, oggi più che mai, gioca un ruolo chiave nella protezione dell’impresa.
In Wiki Software siamo molto attenti a questo tema, decisivo per garantire, oltre che la continuità del business, anche il livello reputazionale dell’organizzazione essenziale per consolidare la propria capacità competitiva. Per questo, all’interno della nostra piattaforma BICTA è stata previsto un modulo BICTA Security finalizzato mantenere al sicuro e aggiornati in tempo reale i dati bancari e finanziari dell’azienda. In particolare, attraverso la componente Safe Chain forniamo garanzie rispetto l’invulnerabilità e la tracciabilità dei pagamenti.