Non stiamo certo parlando di una novità. La gestione della conoscenza, il knowledge management, è sempre stata una componente della vita d’impresa. Perché allora se ne discute così tanto negli ultimi anni? La ragione risiede prevalentemente nella crescente capacità delle organizzazioni di produrre enormi volumi di dati estrapolati da processi e attività grazie alle tecnologie digitali. Questi dati, se trasformati in informazioni intellegibili, possono essere utilizzati strategicamente come una potente leva per far crescere la competitività.
Il contributo decisivo che ha messo al centro dell’organizzazione la conoscenza lo ha fornito l’evoluzione digitale e l’affermarsi di tecnologie come, per esempio, l’intelligenza Artificiale (IA) e il Machine Learning (ML), che oggi consentono di generare rapidamente un patrimonio di conoscenza a disposizione dell’organizzazione
Ecco, dunque, che la gestione del know-how (i dati, del resto, sono il nuovo petrolio) è diventata una delle topic più rilevanti per le imprese. Incrementare la conoscenza, organizzarla e condividerla è un aspetto dirimente che spesso determina il successo o meno di un’avventura imprenditoriale.