Pagamenti digitali: presente e prospettive

Che crescano non c’è dubbio. I pagamenti digitali nel 2023 hanno cubato per 444 miliardi di euro, segnando un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Lo ha rilevato l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

La tendenza non poteva che essere questa considerando che negli ultimi anni il settore degli innovative payments ha subito rivoluzione determinata principalmente da due fattori: le evoluzioni tecnologiche e i cambiamenti nelle abitudini dei consumatori.

Contactless, mobile wallet e soluzioni fintech emergenti si stanno ritagliando uno spazio sempre più rilevante nel volume complessivo delle transazioni effettuate. In particolare, il contactless parrebbe essersi affermato come la modalità privilegiata, certamente dalle nuove generazioni, per effettuare pagamenti di piccole e medio valore. Sia la diffusione delle carte contactless, che l’utilizzo dei mobile wallet – come Apple Pay, Google Pay e Samsung Pay – è aumentato esponenzialmente. Secondo Banca d’Italia, nel 2023, oltre il 50% delle transazioni effettuate con carte di pagamento è avvenuto in modalità contactless.

Un altro fenomeno in forte crescita negli ultimi anni è il Buy Now Pay Later (BNPL). Si tratta di un metodo di pagamento, offerto in particolare da piattaforme online, che permette ai consumatori di acquistare beni o servizi immediatamente, posticipando il pagamento in un momento successivo o suddividendolo in rate. Nel 2023 nel nostro Paese il volume d’affari con questa forma di pagamento ha raggiunto i 4,6 miliardi di euro, con una penetrazione online del 6,5% sul totale del mercato eCommerce nazionale.

E poi c’è il tema dei Wearable Payments. Tutti ormai sanno che i pagamenti possono avvenire attraverso gli smartwatch, ma già si stanno profilando la possibilità attraverso numerosi altri dispositivi indossabili, per esempio, anelli di ultima generazione. Sempre in tema di pagamenti a distanza, anche il capitolo degli In-Car Payments si arricchisce costantemente. Da soluzioni per pagamento dei rifornimenti e dei parcheggi dal cruscotto, si stanno già profilando numerose altre opzioni da attivare comodamente dalla plancia dell’auto.

Il ruolo dell’Intelligenza artificiale nella crescita dei pagamenti digitali è chiaro. In particolare, sul versante della sicurezza e della personalizzazione delle proposte commerciali. Gli algoritmi di machine learning possono, infatti, analizzare enormi quantità di dati in tempo reale per identificare comportamenti sospetti e prevenire frodi prima che si verifichino. Allo stesso modo la raccolta delle informazioni sugli acquisti determina la generazione di profili di consumo che possono poi essere utilizzate per configurare proposte commerciali fondate sulle preferenze e attitudini dei consumatori.

Un’evoluzione possibile che si profila in questo segmento è quella dei pagamenti biometrici. Se impronte digitali, riconoscimento facciale o della retina sono oggi utilizzate per questioni legate alla sicurezza (chi è passato per gli aeroporti di Londra lo sa), è ragionevole pensare che il loro impiego possa avvenire tranquillamente anche per autorizzare transazioni commerciali. Certamente sarebbe una grande comodità: mai più portafogli in tasca, con il rischio che venga perso o rubato. Al momento, tuttavia, siamo ancora abbastanza lontani, per questioni tecnologiche e normativa, da una possibile diffusione su larga scala di questi sistemi.

Naturalmente anche gli esercenti si stanno attrezzando per rispondere alle esigenze di clienti che utilizzano sempre di più digitale e contactless. Accanto ai POS tradizionali presenti sui sistemi di cassa hanno infatti iniziato a circolare soluzioni software che permettono di ricevere pagamenti su qualsiasi device digitale.

Infine, esistono anche nel nostro Paese nuovi concept di punto vendita studiati appositamente per semplificare l’utilizzo dei nuovi sistemi di pagamento. Per esempio, a Verona ha aperto un negozio, battezzato autonomous store, dotato di intelligenza artificiale che consente ai clienti di prendere prodotti, riporli in qualsiasi contenitore, ma anche nelle tasche, e avviarsi verso l’uscita. Una rete di sensori invia all’AI un identificativo della persona per abbinarlo ai prodotti che ha acquistato, creando così il carrello per il pagamento. All’uscita, il pagamento è 100% digitale: può avvenire con carte, smartphone o tramite l’applicazione iOS e Android, creata appositamente. Un QR code generato dalla app permette alla clientela di uscire senza attese e ricevere lo scontrino virtuale entro pochi minuti.